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Estratto dall'appendice al volume "La funzione del mondo - Una storia di Vito Volterra"

AUTORI: ROBERTO NATALINI,

Volume edito da Feltrinelli Comics e Cnr Edizioni, di Alessandro Bilotta e disegni di Dario Grillotti.

L’Italia ha avuto un grande scienziato, un eroe visionario che è stato capace di immaginare e progettare la scienza e il progresso della società ai più alti livelli. Questo scienziato è il matematico e fisico Vito Volterra, e purtroppo ancora oggi, a 80 anni dalla sua morte, è facile imbattersi in qualcuno che non conosca la storia della sua vita straordinaria. ….

Vito Volterra non fu solo una persona di straordinaria apertura culturale, capace di immaginare concretamente una nuova società basata sulla scienza, o il grande politico e organizzatore che, oltre ad opporsi con coraggio al nascente regime fascista, ha dato vita al Consiglio Nazionale delle Ricerche. Volterra fu anche e in primo luogo un grande matematico…..

Entrato presso la Scuola Normale di Pisa a 19 anni, si dedicò inizialmente alla teoria delle funzioni sotto la direzione di Ulisse Dini, ma ben presto si avvicinò a Enrico Betti, che aveva interessi in teoria dell'elasticità e topologia algebrica, laureandosi in fisica nel 1882 sotto la sua direzione. In pochi anni sarebbe diventato professore di meccanica razionale a Pisa e membro corrispondente dell'Accademia dei Lincei….

Nel 1900 fu invitato proprio da Poincaré a tenere una delle conferenze generali in occasione del secondo congresso internazionale dei matematici che si teneva a Parigi…

Nello stesso anno sposò Virginia Almagià, da cui avrebbe avuto quattro figli, e ottenne la cattedra presso l'Università di Roma. Qui Volterra proseguì la sua attività di ricerca su una grande varietà di problemi di tipo fisico-matematico…

Il 4 novembre 1901 tenne la lezione inaugurale per l’apertura dell’anno accademico presso l’Università di Roma, una riflessione fondamentale per la scienza del secolo agli inizi. Questa lezione inizia concentrandosi sul tema della “curiosità” che dovrebbe caratterizzare la ricerca degli studiosi. …..

Nel frattempo, Volterra accettò di assumersi alcune responsabilità politiche. Fu nominato senatore nel 1905.….Allo scoppio della Prima Guerra mondiale, Volterra decise di arruolarsi come volontario, occupandosi di una serie di questioni a sfondo tecnico-scientifico. ….

Nel 1919, sulla scia della creazione dell'International Research Council, di cui fu uno dei promotori, Volterra decise di proporre la formazione di un organismo centrale nazionale per l'organizzazione della ricerca… il 19 novembre del 1923 fu istituito il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con sede presso l’Accademia dei Lincei, e durante la prima riunione dei comitati disciplinari, tenutasi il 12 gennaio del 1924, Volterra ne fu nominato Presidente. ….

Nel 1924, la politica fascista subì una svolta autoritaria che culminò in giugno con il sequestro Matteotti. L’anno seguente Volterra firmò il “Manifesto Croce”, il cosiddetto Antimanifesto, che rappresentava la risposta degli intellettuali antifascisti al “Manifesto Gentile” e al programma di fascistizzazione della cultura e della scuola. Divenne così ufficialmente un oppositore del regime e non fu più rinnovato nelle cariche di presidente dell’Accademia dei Lincei e del CNR… Alla guida del CNR fu sostituito da Guglielmo Marconi. …

Volterra fu uno dei pochi docenti universitari (una dozzina su oltre 1200) e il solo matematico, a rifiutare il giuramento di fedeltà al regime fascista e in seguito subì le conseguenze delle leggi razziali, con la perdita da ogni residuo incarico, rimanendo sempre più isolato fino alla morte, avvenuta nel 1940.….

Volterra ha attraversato da protagonista i primi 80 anni di storia dello Stato italiano. … Non sempre ha avuto successo nelle sue battaglie, e il suo rifiuto del fascismo è sembrato perdente e poco accorto nel periodo immediatamente successivo, condannandolo per anni, anche dopo la guerra, ad una sorta di oblio. … Oggi, a 80 anni dalla sua scomparsa, è arrivato il momento di ridargli il posto che ha sempre meritato nel panorama culturale del nostro paese.

© Feltrinelli Comics e CNR Edizioni.

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