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Lo IAGA di Firenze:

Lo IAGA (Istituto di Analisi Globale ed Applicazioni) di Firenze è stato un piccolo Istituto del CNR per circa ventidue anni. Fu fondato da Carlo Pucci che nel 1981 ebbe la possibilità di trasformare in Istituto il CAG (Centro di Analisi Globale) di Francesco Gherardelli.

Per analisi globale si intende l'analisi matematica le cui funzioni sono definite su varietà. Si tratta quindi di una parola chiave che unifica l'analisi, la geometria e la fisica matematica (teoria dei sistemi dinamici "alla Arnold"). Poiché la teoria dei sistemi dinamici (peraltro non amata particolarmente da Pucci: chi ricorda Mr Hammond nel primo Jurassic Park? "A load, if I may say so, of fashionable number crunching, that's all it is!") in quegli anni faceva un uso pesante del calcolatore e dei metodi numerici, ecco che l'Istituto di Analisi Globale ed Applicazioni sembrava voler includere tutta la matematica, teorica e applicata. Non a caso, al piano terra della bella palazzina di via Santa Marta sulle colline di Careggi, c'erano gli uffici dei Gruppi Nazionali per la Matematica del CNR. Quindi si potrebbe ipotizzare che nella mente del Pucci ci fosse un grosso progetto per stimolare un salto di qualità della Matematica Applicata in Italia.

Purtroppo la realtà non sempre corrisponde alle aspettative. Il personale doveva crescere fino alla dimensione critica della decina di ricercatori, ma anche nei momenti d’oro non ha mai superato i cinque elementi. Inoltre, l’acquisizione dinamica di un sapere in quegli anni già molto “veloce”, non veniva favorita come sarebbe stato necessario.

Alla richiesta, appena entrato al CNR, di seguire corsi di dottorato di Analisi Numerica presso l’Università di Firenze ti sentivi rispondere sarcasticamente: “Avessi saputo che lei aveva qualcosa da imparare dal prof Taldeitali non l'avrei mai assunta”. Alla proposta, qualche anno dopo, di prendere un dottorato in Applied Mathyematics, parzialmente a distanza, al Theory Center di Cornell, la sentenza fu: “non credevo che le interessasse tanto l'Università della Terza Età”. In realtà il dottorato di Cornell, come quelli di Minneapolis (IMA) o di Pasadena (CalTech), erano allora (più di vent'anni fa) estremamente avanti nel mettere a fuoco l'idea stessa di matematica applicata come distinta da quella “forse un domani applicabile” e da quella di pronta applicazione alla propria carriera universitaria.

In sintesi, Lo IAGA (e per inerzia anche l’IAC di Firenze dei primi anni) ha prodotto sette docenti universitari di matematica (dopo qualche peripezia tutti a Firenze) e due attempati ricercatori affezionati al CNR che negli ultimi quindici anni, con impegno e curiosità, hanno messo a fuoco nuovi obiettivi vicini alle applicazioni della matematica.